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AUTORE: RICCARDO DE GENNARO
GENERE: ROMANZO
EDITORE: MIRAGGI
ARTICOLO DI: RAFFAELLA ROMANO

Carlo Gozzini riflette sulla sua relazione con la bella e provocante Blandine: se ne rende conto, è un cumulo di macerie. Hanno trascorso insieme cinque anni, tra pochi alti e molti bassi, hanno costruito qualcosa solo per poi distruggerlo, hanno corso insieme, a perdifiato, solo per ritrovarsi improvvisamente e inevitabilmente al punto di partenza. Alla fine, soli. E infelici: lei sicuramente dato che si trova in cura presso una clinica psichiatrica. Lui non la può vedere, ma se la immagina camminare tra le altre pazienti afflitta e incompresa, senza mai rivolgere la parola ad alcuno, mantenendo quella freddezza da attrice consumata che tanto ha amato Carlo. A lui non va certo meglio. Non fa che pensare a Blandine, alla sua bellezza e a quanto gli manca, ai momenti passati insieme; in più, anche lui è controllato. Non da medici ed infermieri come la sua amata, ma da un Uomo che da qualche tempo lo sta pedinando. L’Uomo indossa una giacca di pelle nera, occhiali con la montatura argentata, una berretta di lana ficcata in testa, spesso ha un giornale sotto il braccio. Non fa molto per nascondersi, e Carlo lo spia a sua volta, dalla finestra di casa; crede che la base dell’Uomo e della organizzazione di cui fa parte sia proprio quell’edificio di fronte alla sua abitazione…

Annoso problema quello della realtà. Esiste una realtà oggettiva e veritiera, indipendente dal soggetto che la osserva oppure esistono tante realtà quante sono i soggetti pensanti? Ed è la mente che crea quanto ci sta intorno, la cultura da cui proveniamo, le nostre esperienze oppure dovremmo, al contrario -o proprio per questo- affidarci ai nostri sensi e alle nostre percezioni, le uniche che possono svelarci ciò che siamo e cosa stiamo vivendo? Se cominciamo a riflettere su cosa sia La realtà pura , entriamo in un vortice di pensieri dal quale difficilmente usciremo con la soluzione in tasca. La stessa sensazione estraniante e di appannamento la si prova leggendo questo romanzo di De Gennaro – fondatore e direttore della rivista trimestrale “il Reportage” – non a caso presente nella sezione Scafiblù di Miraggi (collana dedicata a romanzi italiani disobbedienti e controcorrente). E non è la scrittura a creare questo senso di annebbiamento, che al contrario è essenziale, pulita, diretta, ma i significati sottesi alla trama, anch’essa semplice ma impregnata di significati a diversi livelli di interpretazione. Il romanzo ha un finale ad effetto, piano piano si capisce quanto siamo artefici della nostra felicità e nello stesso tempo avversari di noi stessi, protagonisti e antagonisti del romanzo della nostra vita.

Qui l’articolo originale: http://www.mangialibri.com/libri/la-realtà-pura