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Claudio Marinaccio, autore di racconti, ci propone situazioni quotidiane narrate con ironia secondo il sistema della parodia. Testimoni di Geova, compagnie telefoniche, telefonate moleste di marketing sono gli episodi noti e familiari che l’autore condivide in una narrazione ironica, intelligente, politicamente scorretta e consapevole di ciò. Sono episodi di una quotidianità minima riconoscibile, dove dietro l’ironia e il cinismo, corrono gli affreschi contraddittori di questi tempi. Il tono della scrittura è scanzonato, leggero, arguto, capace di tessere una commedia divertente ambientata in provincia che spazia dai “bar Sport” alle fughe in metropolitana verso la città. Una carrellata di tipologie e personaggi che entrano e escono nella commedia umana di Marinaccio scandiscono il ritmo dei dialoghi: pagine e stilemi che fanno sorridere, ma anche riflettere come il capitolo dedicato al cambiamento della pornografia con l’avvento di internet che ha trasformato gli utenti da consumatori a protagonisti. Emergono in maniera sottile alcune situazioni come le cold calling, la gestione della privacy che nei rapidi mutamenti attuali sono ancora nel nostro Paese a uno stato selvaggio costituendo delle ingerenze nelle vite dei cittadini. Lo scrittore sa empatizzare con il lettore, coinvolgendolo nel proprio punto di vista su episodi comuni, un punto di vista personale che però si fa sguardo esterno per delineare i contrasti e le assurdità di questioni quotidiane in cui siamo talmente immersi da perdere la distanza di un necessario sguardo oggettivo. All’interno del viaggio di Marinaccio sono presenti anche alcuni racconti più intimi che bilanciano il tono divertente della narrazione, confermandone la capacità narrativa e la sensibilità umana in una scrittura limpida e scorrevole.