Stranitalia. Gli anni (st)ruggenti di Prodi e Berlusconi
il libro
Gli anni (st)ruggenti di Prodi e Berlusconi, nello strano Paese in cui tutto è “normale” ma nulla lo è davvero. Visti dall’osservatorio di un “giornalista pensionato”, che ama restarsene quieto su una panchina ai giardinetti, ma continua a guardarsi attorno, e dire la sua. Perché giornalisti lo si resta, per sempre.
Politica, costume, inciviltà.
Un montaggio serrato, ironico e mordace di fotogrammi della realtà italiana, della vita dell’altro ieri (come sembra già lontano il 2006!) e dell’oggi che incombe.
Chi sono gli evasori fiscali? E quanti sono? E i giovani senza lavoro, e le pensioni “impoverite”. E i disastri annunciati. E il G8. E la crisi mondiale. E la stupidità che avanza. E la tv spazzatura, urlata e rissaiola, la pubblicità idiota e le teleprediche. Il baccano mediatico e il mondo vecchiotto dell’informazione che non si rinnova. Anni da rileggere insieme, testimonianza di una transizione italiana che non finisce mai, e non approda a nulla.
Non ci resta che piangere? Forse. Ma ridendo a denti stretti…
l’autore
Antonio De Vito, torinese e pugliese, classe 1938, è giornalista dal 1962 (per tutti gli anni Sessanta anche avvocato). Cronista giudiziario e non solo della redazione torinese de «l’Unità» fino al 1969, poi cronista (e inviato) a «La Stampa» fino al 1994. Impegnato da sempre negli organismi sindacali e professionali dei giornalisti, piemontesi e nazionali, attualmente è vicepresidente dell’Unpg e consigliere d’amministrazione dell’Inpgi
.