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La capra di Chagall

Collana: Golem

6,4912,00

È una storia d’altri tempi, simbolica e surreale. Un uomo spaventato e sperduto lungo una strada ster- rata, nel procedere s’imbatte in una singolare capra parlante di nome Giuseppe, sedicente amica del pittore Marc Chagall e di un certo violinista frequentatore di tegole e tetti. La capra diventa la guida e l’indispensabile compagna di viaggio del protagonista (come un paradossale Virgilio o l’angelo per Tobiolo) lungo l’avventuroso cammino, popolato di apparizioni strane e paurose, fino alla tappa finale, una nuvola vuota. Il racconto è intervallato da illustrazioni del pittore-autore stesso.

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Data di pubblicazione 2019
Formato 14,5x21
Numero di pagine 128
EAN Cartaceo Cartaceo: 9788833860312 - E-book: 9788833860336

È una vicenda simbolica e surreale di un tale, spaventato e perduto per una incognita strada sterrata, mobile e vacillante, infestata da una marea moltissime noiose bestioline. Nel procedere s’imbatte in una singolare capra parlante di nome Giuseppe, sedicente amica del pittore Marc Chagall e di un certo violinista frequentatore di tegole e tetti. La capra diventa la guida e indispensabile compagna di viaggio (come un paradossale Virgilio o l’angelo per Tobiolo) del tale lungo il fascinoso cammino, popolato di apparizioni anche paurose, fino alla tappa finale, una nuvola vuota.
Il testo è composto di venti capitoli, in prosa e in versi, come un andante cantabile che accompagna i due viandanti.
I passi dei due pellegrini sono illustrati da quindici immagini a china disegnate prima di scrivere i testi, lasciando lavorare, parlare il subconscio dell’autore attraverso il disegno; poi ha scritto i capitoli prendendo spunto o “ispirazione” dai sogni/segni stessi, dalle figure che aveva disegnato.
Un sistema di lavoro quasi magico, concentrato in uno stato di quasi totale abbandono.

Mario E. Bianco

Mario Bianco (Torino 1941) trovato un oggetto aguzzo o scrivente ha cominciato a disegnare ovunque; a scrivere ha imparato dopo. Ha lavorato come commesso di libreria, insegnante di Educazione Artistica, grafico pubblicitario, disegnatore progettista, per vent'anni è stato responsabile tecnico della G.A.M. di Torino. Come pittore ha partecipato a molte collettive di pittura e ha tenuto una trentina di mostre personali. Con l'Agenzia Poetica Torinese ha tenuto per due anni una trasmissione di poesia alla RTA (fine anni '70) e molti readings poetici a Torino e in Italia. Ha vinto il primo premio letterario italiano su Internet bandito da Alice.it. nel 2001 con il racconto “La scatola del dottor Wallaby” pubblicato da Marcos y Marcos, (visibile in rete). Del 2002 è il romanzo "Le pigne in testa" edito da Michele Di Salvo. Del 2005 il romanzo "Di ruggine in rugiada" edito da L'Ambaradan. Torino, finalista al Premio San Vidal in Venezia. Del 2012 il romanzo breve “Humbaba Huwawa” edito Senzapatria editore, per lo stesso editore ha disegnato trenta copertine per varie opere narrative e saggistiche di noti scrittori italiani. Del 2014 è “Letti a undici piazze”, 22 racconti propri e di Euro Carello, dedicato a piazze di Torino, illustrato da 44 disegni propri, edito da Graphot. Torino Del 2015 è il romanzo “L'altra faccia dell'angelo o la mummia turca”, edito da Nerosubianco. Cuneo. Nel 2016 è la raccolta di cinque racconti “Il restauratore di robot”, edito da Nerosubianco. Cuneo. Nel 2010, “Torino camminando di qua e di là dal Po” saggio, carnet de voyage illustrato, sulla Circoscrizione torinese 8. Edito da Graphot. Torino. Nel 2011, “San Salvario” saggio storico dedicato al quartiere di San Salvario, in Torino. Edito da Graphot. Torino Alcuni racconti sono stati editi in diverse antologie. Ha creato varia grafica per copertine e illustrazioni di molti libri.