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Nuova #nonrecensione, in forma di bugiardino, per nuovo sorprendente libro in uscita.
“I PELLICANI”, Sergio la Chiusa (Miraggi Edizioni 2020)

CONTENUTO 
Un uomo cammina tantissimo, frenetico e rocambolesco, fra memorie, deliri psicotici, e proiezioni fantasmagoriche, inciampando nelle macerie di un appartamento e di un’esistenza, anzi due. 

AVVERTENZE 
Leggerlo equivale a salire su una bicicletta, lanciata a folle velocità su un percorso sconosciuto. Le prime pedalate lasciano senza fiato, ma in un attimo si prende il ritmo e ci si immerge nel piacere delle folate di aria in faccia. 
Il paesaggio è nitido, grazie a un uso della lingua magistrale e ipnotico. 
Il divertimento assoluto, così come l’intuizione di una realtà verosimile, al di là di ogni apparenza.

INDICAZIONI 
Per chi ha bisogno di muoversi, sperimentare, abbandonarsi e riprendere il controllo, con la certezza della sua inutilità.

POSOLOGIA
Da leggere tutto in un fiato, e lasciare agire con stupore.

ESTRATTO:
“… era chiaro che non potevo sistemarmi da nessuna parte, sistemarsi era sommamente pericoloso, si correva il rischio di trovarsi ad accudire qualcuno, oppure, se non c’era nessuno da accudire nei dintorni, coricarsi, cadere nella trappola del letto e assumere senza pensarci la posizione dell’accidioso, entrare nel suo comodo stampo, che era poi come stendersi in una cassa da morto perché l’accidia, l’inoperosità, l’indolenza erano tutti strumenti di resistenza, d’accordo, ma se non si governavano a dovere alla lunga si tramutavano in attività letali… Circolare! Circolare! Questo era importante!”

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