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SALERNO – È Lucie Faulerovà la vincitrice dell’edizione 2025 del Premio Salerno Libro d’Europa, inserito nella 13ª edizione di Salerno Letteratura. Con “Io sono l’abisso” (Miraggi edizioni) Faulerovà si è aggiudicata il primo premio con il riconoscimento della platea dei lettori. Nella terna, selezionata dai comitati direttivi di Salerno Letteratura, Duna di Sale e #fuorifestival, c’erano anche Tom Hofland con “Il cannibale” (CarbonioEditore) e Munir Hachemi con “Cose vive” (La nuova frontiera).


“Io sono l’abisso”, per la traduzione di Laura Angeloni, è stato tradotto in spagnolo, macedone, bulgaro, serbo, ungherese, polacco, croato, lettone, egiziano e sloveno. Passato e presente, realtà e fantasia, compongono un mosaico di continui chiaroscuri, e lo stile è un’architettura perfetta: tenero, poetico, ironico, di straordinaria purezza. Colpita da una serie di tragedie familiari e abbandoni, la protagonista del romanzo, Marie, si trova a fare i conti col suo passato, nel difficile tentativo di approdare a un futuro. I suoi ricordi, come tasselli di una realtà frantumata che man mano va a ricomporsi, ci presentano il quadro di una famiglia spezzata dall’impeto violento di una malattia. L’amore è il collante su cui i tre membri rimasti si sforzano di ricostruire le fondamenta della loro vita, ma la battaglia più difficile, per la protagonista, è quella con sé stessa, con l’attanagliante senso di colpa che le impedisce di affrontare i propri demoni interiori e di chiedere aiuto. Inizia in treno, questa storia, e in treno finisce, ma nel percorso è condensata una gamma di emozioni infinita. Un vero viaggio nella vita, ma anche nella morte e nel dolore, un dolore che trasuda anche nelle scene che strappano un sorriso e si insinua in ogni piega, perché Marie, la protagonista, non si risparmia e non ci risparmia. Non fugge dalla violenta raffica dei ricordi, forse non ne ha la forza o forse intuisce che il buio del tunnel va attraversato, che indietro non si torna. Ed è proprio nel buio che spiccano maggiormente gli sprazzi di luce, e in queste pagine di sprazzi di luce, pur nella tragedia, ce ne sono tantissimi. I legami di famiglia, l’amore di un cane, un aquilone al vento, un fruscio di foglie, un cielo pieno di stelle, la lieve carezza di un sorriso. Passato e presente, realtà e fantasia, compongono un mosaico di continui chiaroscuri, il viaggio in treno scandisce il ritmo, tra accelerazioni e rallentamenti, e lo stile è un’architettura perfetta: tenero, poetico, ironico, di straordinaria purezza. Lucie Faulerová è nata nel 1989 ed è una della più brillanti giovani autrici ceche. Dopo gli studi di boemistica ha cominciato a lavorare come redattrice editoriale. Il suo romanzo di debutto, Lapači prachu (Gli acchiappapolvere, 2017) è stato nominato ai premi Magnesia Litera e Jiří Orten. Smrtholka, del 2020, il cui titolo letteralmente significa Ragazzamorte, e indica la dea della morte Morana, è stato nominato per il premio Magnesia Litera nel 2021 e nello stesso anno ha vinto il prestigioso Premio dell’Unione Europea.

“Io sono l’abisso” è la sua prima opera tradotta in italiano.

QUI l’articolo originale: https://www.primapress.it/premio-salerno-letteratura-2025-lucie-faulerova-vince-con-io-sono-labisso/