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Chi voleva uccidere Godard nel maggio francese di 50 anni fa? Il generale de Gaulle? No, un suo collega altrettanto rivoluzionario: il maestro della nouvelle vague cecoslovacca Jan Nemec. Avrebbe vinto il Festival di Cannes con La festa e gli invitati se Godard non lo avesse fatto “saltare” per solidarietà con gli insorti del ’68. La confessione nel romanzo Volevo uccidere J.-L. Godard (traduzione di Alessandro De Vito, Miraggi Edizioni, pp. 228, 20 euro)