La storia narrata dalla scrittrice ceca Bianca Bellovà è quella di un ragazzino, orfano, allevato dai nonni in un piccolo villaggio sulle rive di un grande lago nel cui si specchio si riconosce la vicenda del lago Aral, una delle più grandi catastrofi ambientali del pianeta. La morte improvvisa dei nonni spinge il piccolo protagonista, Nami, a partire dalla ricerca della mamma che è convinto sia ancora viva. Un viaggio epico in un mondo duro e surreale che forgerà il carattere del giovane. Un romanzo ricchissimo a metà tra il racconto di formazione e la fiaba gotica.
Ultimi articoli
- Miraggi e Olmoti, “tra l’aorta e l’intenzione” Giugno 5, 2025
- Un’esistenza sul filo del rasoio – Recensione a «Sul filo della lama» di David Wojnarowicz su «Huffington Post» Giugno 5, 2025
- Recensione a «Tempo confinato» su Giochilinguistici.it Giugno 5, 2025
- Segnalazione di «Che peccato essere una curiosità» di Enrico Pastore su «Dramma.it» Giugno 3, 2025
- Recensione riflessiva di «L’ora delle Distanze» di Elena Gollini Art Blogegr Maggio 30, 2025