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Coluche, il comico politico

Collana: Golem

8,4915,00

Dopo l’inchiesta su Boris Vian, Monti torna a Parigi per parlarci del grande e irriverente comico politico Coluche

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Data di pubblicazione 2021
Formato 14,5x21
Numero di pagine 140
EAN Cartaceo 9788833861715
EAN eBook 9788833861722
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Leggi qualche pagina da Coluche il comico politico

L’alter ego dell’autore, il simpatico giornalista ticinese che in ogni occasione indossa un’elegante sciarpina, torna a Parigi per un’altra inchiesta nel mondo dello spettacolo transalpino dopo quella su Boris Vian. Questa volta si tratta di Coluche, l’irriverente comico che prendeva di mira senza mezzi termini i politici e i disequilibri della società francese. Quand’era in vita, l’intransigente radicalità di Coluche suscitava sentimenti estremi (amore, odio, persino paura), ma dopo la morte rimane la sua grande eredità di comico politico più spregiudicato, un genio che ha tracciato una strada seguita poi da molti, ma eguagliata da pochi.
Tanti francesi, anche giovani, nonostante la morte avvenuta 35 anni fa, ricordano a memoria le sue battute e rimpiangono la sua vena dissacrante. Il “giornalista con sciarpina” ne segue la tumultuosa ascesa dai palchi della Parigi bohémienne fino alla radio nazionale e all’Olympia, il tempio cittadino dello spettacolo, attraverso la sua estemporanea candidatura alle elezioni presidenziali, gli eccessi che ne hanno sempre minacciato l’esistenza (ma anche la carriera) e le iniziative sociali che gli hanno garantito un posto nel cuore dei francesi e con cui ha concretamente inciso nella vita del suo Paese. Fino alla tragica fine, con la sua amata moto, su una statale della Provenza, avvenuta nel 1986 in circostanze che alcuni ritengono ancora dubbie.

Chi era Coluche?

 

 

Giangilberto Monti

Le collaborazioni illustri del Giangilberto Monti chansonnier e autore di testi sono innumerevoli. Dagli anni Settanta delle etichette indipendenti con Ricky Gianco e Ivan Cattaneo agli album da cantautore pubblicati con la CBS (oggi Sony Music), fino allo Zelig degli anni Ottanta in veste di autore per molti dei loro comici e ai progetti teatrali-musicali con Flavio Premoli, Lella Costa, Rocco Tanica, Mauro Pagani, Flavio Oreglio, Steano Nosei e Andrea Mirò. Infaticabile e incontentabile, traduce e interpreta in italiano canzoni di Boris Vian, Léo Ferré e Serge Gainsbourg e si dà anche alla scrittura. Pubblica, per citare solo alcuni titoli, il "Dizionario dei Cantautori" (Garzanti 2003), firmato con Veronica Di Pietro e il "Dizionario dei Comici e del Cabaret" (Garzanti 2008). Porta in scena con il jazzista Paolo Tomelleri il repertorio musicale di Dario Fo ed è anche autore del successo editoriale di "E sempre allegri bisogna stare" (Giunti, 2017). Con Miraggi Edizioni ha pubblicato Romanzo musicale di fine millennio e "Boris Vian, il principe di Saint-Germain-des-Prés".

Coluche, il comico politico – recensione su Institut français Milano

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