Il mondo va ripensato anche dalle donne, e non solo per ciò che le riguarda: infatti non c’è niente che, riguardando le donne, non riguardi anche gli uomini.
« L’Italia che esce dalla guerra, l’Italia che entra nel nuovo millennio. Cambiano i costumi, il modo di produrre e di pensare, l’immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudeltà, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo. Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo. Dall’altra parte ci sono i personaggi che – magari in maniere sgradevoli o addirittura criminali, per improvvise esplosioni, a segmenti – trasgrediscono la norma e precorrono i tempi, contribuiscono a far crollare tabù e convenzioni, portano alla luce quanto sta maturando nelle pieghe della società […] Figure femminili.
Sono loro – le donne che rifiutano un destino predeterminato e scelgono di buttare all’aria tradizione, gerarchie, persino il rispetto della legalità – le protagoniste delle tante Italie che […] si scontrano, si ignorano, convivono. […] Non eroine intemerate. Non vittime. Non controfigure[…]. Donne scomode. Le madri delle ragazze del nuovo millennio. »
Liliana Madeo è nata a Genzano di Lucania (Potenza) e vive a Roma. Inviata del quotidiano «La Stampa», ha scritto per le pagine culturali, quelle dello spettacolo, quelle in cui ogni giorno si affronta l’attualità nelle sue innumerevoli pieghe e si è occupata di terrorismo, criminalità organizzata, carceri, femminismo, fattacci di cronaca nera, alluvioni, tutela dei beni ambientali, iter legislativo delle norme su violenza sessuale, aborto, traffico della droga, chiusura dei manicomi. È stata collaboratrice della rivista «Sipario» e ha diretto il periodico femminista «Differenze». Dal 1990 al ’92 ha lavorato come consulente al programma del Tg2 « Mafalda – Dalla parte delle donne ».
Tra i suoi libri ricordiamo: Gli scariolanti di Ostia Antica. Storia di una colonia socialista (Camunia 1989); Bianco, rosso e verde. L’identità degli italiani (a cura di Giorgio Calcagno, Laterza 1993); Ottavia. La prima moglie di Nerone (Mondadori 2006); I racconti del Professore. Antonino Di Vita (Iacobelli 2013); Si regalavano infamie. Antonina e Teodora, le potenti di Bisanzio (Tullio Pironti 2021).
Con Miraggi edizioni ha pubblicato Donne di mafia. Vittime, complici, protagoniste e Donne “cattive”. Cinquant’anni di vita italiana.
«Micromega», 24 maggio 2024Recensione di Marilù Oliva In “Donne cattive. Cinquant’anni di vita italiana”, Liliana Madeo tratteggia uno spaccato sociale…
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