Commedia “noire” intrigante, analitica, erotica, imprevedibile e “malincomica”.
«Una rivisitazione antropologica del giallo, dove è forte la componente drammatica: il cast è ricco di personaggi singolari e ognuno di loro ha un ruolo fondamentale nella storia, in un crescendo di eventi, sino all’amara conclusione. La narrazione, descrive uno spaccato della società tipica degli anni ’80, un po’ alla Lauzier e un po’ alla Woody Allen.»
Dopo una vivace serata, il dottor Theroux, autorevole psicanalista di fama internazionale, viene trovato morto nel parco della sua villa in svizzera, ucciso da un colpo di rasoio.
Dino Fabbri, fotografo, innamorato dell’altra protagonista Carlotta Maltraverso, paziente del dottore, inizia una indagine parallela a quella della polizia, scoprendo una fitta rete di relazioni tra coloro che ruotano attorno alla figura di Theroux. Il racconto, dai
dialoghi cinematografici, si colora di ironia sottolineata da un disegno che attenua i momenti drammatici e le situazioni erotiche, in un crescendo di eventi e di confessioni che sposteranno i sospetti dall’uno all’altro dei personaggi fino all’inquietante conclusione.
Marco D’Aponte nato a Torino, diplomato all’Accademia Albertina, fa il suo esordio nel mondo del fumetto sulla rivista Orient Express e in seguito collabora con Tiramolla. Negli anni ottanta e novanta si dedica alla pittura e all'illustrazione.
Nel 2000 disegna il fumetto più grande del mondo, Storia del traforo del Frejus, collocato a Torino in Piazza Statuto. Realizza poi alcune storie de La valigia del cantastorie, di Guido Ceronetti, per il quotidiano La Stampa.
Dall’incontro co Gianna Baltaro vedono la luce due graphic novel tratti dai romanzi gialli del commissario Martini.
Tra le sue opere: Tazio Nuvolari, Compagno del vento (sceneggiatura di Pit Formento); Quattro giorni per non morire (sceneggiatura di Andrea B. Nardi, dal romanzo di Marino Magliani); Cento anni nel futuro (sceneggiatura di Riccardo
Migliori), storia dell’Audi pubblicata sul Corriere della Sera Magazine.
Per Tunué realizza Il principio di Archimede, Sostiene Pereira (edito nel 2015, sceneggiatura di Marino Magliani, tratto all’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi) e La ricerca del legname su testi di Marino Magliani.
Pit Formento (1950- 2017), nato a Torino, tra il 1978 e il 1982 ha lavorato a Roma come assistente alla regia, segretario di edizione e fotografo di scena con Steno, Florestano Vancini, Pupi Avati, Gianni Amelio. Il suo cortometraggio in super 8, Maggio, e stato selezionato al 1° Festival Cinema Giovani di Torino. E' stato collaboratore del settimanale Savelli/Gaumont «Tuttospettacolo» e della redazione dei servizi radiofonici per l’estero della RAI.
Dal 1983 al 1995 ha collaborato con Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi.
E’ autore di numerosi documentari tra cui La fine del sentiero di guerra, Dancing, Il volo del falco, On the Roads of Ireland, Cercando Francesco, Sul set della Genesi, ASICS Advanced Technology, L’altra metà del cielo, As Long as the Grass Shall Grow and the Rivers Flow, Fred, Due o tre cose che so di loro.
Con Gabriele Vacis ha realizzato: Ma come è cominciato tutto questo?, Lungo viaggio verso casa. I suoi lavori sono stati acquistati da numerose emittenti televisive internazionali. Nel 2007 ha sceneggiato la biografia di Tazio Nuvolari Compagno del vento, graphic novel disegnata da Marco D’Aponte. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo noir Il sostituto (Transeuropa). Dal 2009 al 2014 è stato Assessore alla Cultura per il Comune di Schio.
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