fbpx

Quattro giorni

Collana: MiraggINK

8,5015,00

«“Una storia raccontata benissimo, tra la Liguria e il sogno, cruda, dura, emozionante e asciutta. Nelle tavole perfette di Marco D’Aponte il talento narrativo Marino Magliani si apre al nostro sguardo come un dono.» [dalla Prefazione di Dario Voltolini]

Con acquisto min. di 26 euro SPEDIZIONE GRATUITA

Data di pubblicazione 2020
Formato 16x24
Numero di pagine 124
EAN Cartaceo Cartaceo: 9788833861395 - Ebook: 9788833862965

Quattro Giorni è un romanzo a fumetti che dura esattamente 4 giorni, tratto dal romanzo Quattro giorni per non morire (Sironi 2006) di Marino Magliani, scrittore e poeta del vivere.
Un uomo sta scontando una condanna per traffico internazionale di stupefacenti, gli vengono concessi quattro giorni per un lutto in famiglia. Lui adopererà questo tempo per salvarsi da una malattia che minaccia di ucciderlo.
La storia è chiusa in questa dinamica, come le valli liguri e peruviane che racconta, chiuse e buie o all’improvviso accecate dal cielo: un uomo rientra nel suo mondo, si ripresenta dopo tanti anni nella sua terra, in un paesino del ponente ligure, per preparare uno strano viaggio senza ritorno.
Nei disegni troviamo la letteratura sudamericana di cui Marino Magliani è innamorato ma anche la Liguria di certe cose di Calvino, il rapporto rurale tra padri e figli e fratelli. 

Per conoscere meglio Marco D’Aponte

 

Andrea B. Nardi

Andrea B. Nardi (1963), laurea in Filosofia e laurea in Giurisprudenza, giornalista, esperto d’arte, scrittore. Ultima pubblicazione: Ecce Deus, romanzo storico-religioso (Robin Edizioni, 2006), studioso di storia e teologia. Collabora, tra gli altri, con Focus Storia (Gruner+Jahr / Mondadori), Medioevo (De Agostini Periodici), Arte in (Edizioni d’arte europee).

Marco D'Aponte

Marco D’Aponte nato a Torino, diplomato all’Accademia Albertina, fa il suo esordio nel mondo del fumetto sulla rivista Orient Express e in seguito collabora con Tiramolla. Negli anni ottanta e novanta si dedica alla pittura e all'illustrazione. Nel 2000 disegna il fumetto più grande del mondo, Storia del traforo del Frejus, collocato a Torino in Piazza Statuto. Realizza poi alcune storie de La valigia del cantastorie, di Guido Ceronetti, per il quotidiano La Stampa. Dall’incontro co Gianna Baltaro vedono la luce due graphic novel tratti dai romanzi gialli del commissario Martini. Tra le sue opere: Tazio Nuvolari, Compagno del vento (sceneggiatura di Pit Formento); Quattro giorni per non morire (sceneggiatura di Andrea B. Nardi, dal romanzo di Marino Magliani); Cento anni nel futuro (sceneggiatura di Riccardo Migliori), storia dell’Audi pubblicata sul Corriere della Sera Magazine. Per Tunué realizza Il principio di Archimede, Sostiene Pereira (edito nel 2015, sceneggiatura di Marino Magliani, tratto all’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi) e La ricerca del legname su testi di Marino Magliani.

QUATTRO GIORNI – recensione di Francesco Improta su The Melting Pop

La graphic novel di Marco D'Aponte e Andrea B.Nardi. Da un romanzo di Marino Magliani Confesso, non senza un pizzico…

QUATTRO GIORNI – recensione di g.cr. su Repubblica (Torino Libri)

Novantasei ore per salvarsi Quattro giorni concessi dalle autorità penitenziarie a seguito di un lutto in famiglia a un uomo…

QUATTRO GIORNI – recensione di Giacomo Sartori su Nazione Indiana

LIGURIA MON AMOUR Ecco la prefazione di Dario Voltolini (illustrazioni di Marco D’Aponte e adattamento di Andrea B. Nardi; da un romanzo di Marino Magliani) È…

QUATTRO GIORNI – recensione di Bruno Morchio su Il Secolo XIX

Nonostante abbia imparato a leggere divorando giornaletti, che negli anni della mia infanzia e giovinezza riempivano le edicole, quando mi…

QUATTRO GIORNI – recensione di Dino Aloi su Buduàr

Spesso si cerca di cambiare nome a qualcosa di conosciuto per renderlo migliore o più appetibile. È successo con i…

Quattro giorni: dal romanzo al fumetto. La graphic novel di Marco D’Aponte, Andrea B. Nardi e Marino Magliani su Tropismi

Non eravamo come gli altri ragazzi. Troppa solitudine nelle nostre vallate liguri, cresciuti lontano dai giochi, dal calcio, da tutto……