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di Davide Galipò

appena uscito per Miraggi Edizioni l’attesissimo libro di Sergio Garau, poeta performativo che  più di altri, negli ultimi vent’anni, ha portato i suoi versi – mimati, urlati, destrutturati – per i festival e i palchi di un’Italia sempre più “serva”.
Il libro di Garau non si presenta però come il classico “best of”, ma contiene una serie di sezioni per affrontare la contemporaneità. Amante, fin dalla giovanissima età, quando inizia a militare nel collettivo torinese Spara Jurij, della sperimentazione, Garau fa sfoggio di un ricercato plurilinguismo: dallo spagnolo al portoghese, dal tedesco al russo, dall’italiano al sardo – sua lingua natìa – in traduzione a pagina a fianco, come si confà agli autori di un certo peso, perché Garau, tra le altre cose, oltre ad essere stato presidente della L.I.P.S., numerosi campionati nazionali e mondiali di poetry slam li ha scalati e vinti.
Risolza ci mette di fronte faccia e schermo alla nemesi di ogni scrittore: l’Intelligenza Artificiale. In un gioco delle parti, Garau rivela al lettore come l’IA distruggerà il genere umano, come il Ponte sullo stretto crollerà durante la sua inaugurazione, come una partita a Tetris finita male scatenerà la Terza guerra mondiale.
Che si tratti del G8 di Genova, delle basi militari di Quirra, delle zone rosse del Covid, Risolza ricompone una zona geograficamente immaginaria, temporaneamente autonoma, dove tutto è possibile grazie all’esperienza del linguaggio.
C’è anche una profezia (sbagliata) sul nuovo Papa donna: Petra I, ma era difficile indovinare. C’è anche una parte inerente al gaming, dove l’autore compone i suoi haiku nello scenario di alcuni noti videogiochi, da Pac-Man Space Invaders, ed è questa, forse, la parte meno sperimentale.
Dal punto di vista stilistico, Risolza è estremamente eterogeneo, fino a diventare asemico, con la costante di un verso estremamente politico, che si scatena come un coltello a serramanico a fendere l’aria.

“La lama
nel ritmo via posta
corpo cambio
del senso del sangue
sorrido ora all’orrido
senza                             fine.”

Le post-poesie di Garau sono piccole installazioni artistiche pronte ad “accendersi” grazie alla compartecipazione del lettore, per quanti saranno pronti a passare al livello successivo nel grande gioco della poesia contemporanea. Quello che presuppone una presa in carico, nella consapevolezza di essere tutti virgole e non punti, nel codice linguistico.
In questo libro non troverete sentimentalismi, lirismo, ironia spicciola, cabaret, divismo, francoarminio, gabrieledannunzio, dantealighieri, facili sensazionalismi e nani che sembrano giganti nel tramonto occidentale.
Del resto, come scriveva Edoardo Sanguineti, la poesia non è mai poetica.

QUI l’articolo originale, anche in RUSSO, SPAGNOLO, GRECO, TEDESCO, INGLESE, FRANCESE:
https://neutopiablog.org/2025/06/19/risolza-il-gioco-della-poesia/?fbclid=IwY2xjawLAz_tleHRuA2FlbQIxMQABHgKUingLTpa_qOkMal9lB_6NYbbVGy1UfB1nXTaE2SulRAZ3uPhnkTYaTz90_aem_5gLhreb_V9qVUcm8RB2jSw&sfnsn=scwspwa