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San Francisco Rock: la recensione di Marco Caneschi su criticaletteraria.org

San Francisco Rock: la recensione di Marco Caneschi su criticaletteraria.org

Il romanzo d’esordio di Marcello Oliviero parte con un diario in prima persona. Jeff è un ragazzo di New York che lascia la Grande Mela per San Francisco. Insegue il sogno di fare musica. Poi, nel momento in cui la prima band prende corpo, il testimone passa a un narratore onnisciente. Jeff si moltiplica ed ecco che i ragazzi diventano quattro: Jeff, Ben, James, Phil. Dopo una recensione, non proprio in linea con le loro attese, del primo disco, i nostri annunciano di aver scoperto un inedito vinile degli anni Settanta. Autori sono, sarebbero, gli Sweet Nothing, una rock and roll band scomparsa nel nulla dopo la fine degli anni d’oro della beat generation. Aiutati da un mago del web, creano un fenomeno mediatico su cui l’industria musicale si getta a capofitto.

La storia ha dell’incredibile, con tutto quello che di positivo e di negativo questa parola può significare. Che poi, quando si scrive un romanzo il tutto si gioca attorno a un pendolo che oscilla tra verosimile e inverosimile. A un esordiente si può perdonare anche qualche ardita fluttuazione e si può giustificare un salto nel buio in nome dell’energia del rock e dei 20 anni.

Oliviero ama un certo tipo di musica, si coglie benissimo, e prende il toro per le corna: puoi costruirti una playlist leggendo il romanzo, puoi perfino ascoltarla e dopo darò la dritta in merito, puoi capire che se Springsteen è diventato The Boss un motivo ci deve essere. Che il circo mediatico è sempre in moto e che l’America è uno strano coacervo di ex: musicisti, agenti, produttori. D’altronde gli spazi sono sconfinati. Mettici dentro una casetta riadattata in riva all’oceano, un portoricano che gestisce un ostello e due ragazze brillanti e il gioco sembra riuscire. L’impalcatura c’è. E pure qualche dialogo efficace.

Ma al di là del fatto che gli Sweet Nothing non sono esistiti e invece tutti (o quasi) credono alla storia del loro passaggio sul pianeta, il romanzo ha una parte centrale, a mio modo di vedere, priva della passionalità che si riscontra altrove mentre cerca di recuperare energia nel finale grazie a nuovi personaggi. Da qualche parte era lecito attendersi un’analisi più approfondita del mondo degli anni Settanta, che è il mondo dei sogni infranti, non bastano un ex cantante ubriacone e un discografico carogna.

La cosa più interessante è l’interattività di questo libro. Su http://www.sanfranciscorock.it/ e dal diario iniziale di Jeff si scopre che parti del racconto rimangono su internet. Con, direi inevitabilmente e meritoriamente, tanta musica e la possibilità di dialogare con l’autore stesso. Peraltro compositore. Due parole su Miraggi Edizioni, casa editrice di varia che nasce a Torino nel 2010. A sfogliare il suo catalogo si nota una pregevole cura grafica e tanti autori giovani. In bocca al lupo davvero.

 

Marco Caneschi

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I consigli di lindiependente.it per un Natale in musica: c’è anche San Francisco Rock

Il ritratto di una generazione, una nuova rock’n’roll swindle ideata da quattro ragazzi che vogliono realizzare il loro sogno di sfondare nel mondo della musica e per farlo annunciano di aver trovato un vinile inedito di una band degli anni Settanta, gli Sweet Nothing. Con questa idea i protagonisti Jeff, Ben, James e Phil cambiano completamente le loro vite ed esortano il lettore a credere nelle sfide impossibili e surreali con cui ci confrontiamo ogni giorno. San Francisco Rock è l’opera prima di Marcello Oliviero, non soltanto un romanzo di formazione, ma anche una lettura analitica che riflette sulle trame intricate che si creano oggi tra i mass media e la musica.

http://www.lindiependente.it/15-libri-regalare-natale-un-appassionato-musica/

San Francisco Rock: la recensione di Marco Caneschi su criticaletteraria.org

Vero o falso, solo “San Francisco Rock”: la recensione di Marco Mangiarotti su Il Giorno

Fake fruit. Un romanzo intorno e dentro la musica che si muove in 3D come un iper fumetto prestato al cinema e rompe le regole spazio temporali del racconto. Marcello Oliviero, torinese, musicista, batterista, operatore culturale e comunicatore, si rivela rivoluzionario scrittore con “San Francisco Rock” (Miraggi Edizioni), romanzo figlio della beat generation e della scuola minimalista newyorchese, sceneggiatura credibile di una serie tv. Jeff, Ben, James e Phil si scelgono nella band degli Sweet Nothing a San Francisco, anche se tutto è cominciato e poi ripassa per New York fino al cinematografico finale. Incidono un album che viene stroncato, allora s’inventano un vinile inedito degli anni ’70 ritrovato e una mitica band scomparsa che ritorna.

E  che tutti sono  costretti dal flipper scatenato dei media a ricordare. James è il ponte con Kerouac e il jazz di Charlie Parker, Oliviero ricostruisce al computer l’atterraggio a San Francisco e le strade di una città che non ha mai visto. Cinque anni di lavoro, come per la produzione di una serie o di un film. Parti del racconto rimangono sul web, è un romanzo interattivo, accompagnato da una stimolante playlist pop. «Un romanzo di formazione, una nuova “rock’n’roll swindle” per il fake discografico perfetto». Esordio strepitoso, riflessione intonata sulla comunicazione contemporanea, plot magistrale raccontato da un musicista vero. Ve lo consiglio.

Marco Mangiarotti

http://www.ilgiorno.it/speciali/blue-notes/san-francisco-rock-1.3586401