Dura mater

Collana: Scafiblù

Fascia di prezzo: da 8,99€ a 16,00€

Un diario minimo, essenziale, tra gli inganni di una mente in coma farmacologico e il ritorno alla concretezza del reale.

Con acquisto min. di 26 euro SPEDIZIONE GRATUITA

Data di pubblicazione 2022
Formato 13,5x19
Numero di pagine 144
EAN Cartaceo Cartaceo: 9788833862057
EAN eBook eBook: 9788833862064
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Leggi qualche pagina da dura mater


Mariella è nel letto numero 5 della terapia intensiva. Una cicatrice demarca il confine tra un limbo di visioni e la realtà che le sfugge. È in coma farmacologico, operata al cervello.
Mariella dubita di sé, non riesce a ricostruire gli eventi. Una cicatrice separa anche i due luoghi di Mariella: Roma, un fondale di carta, e l’Abruzzo, la sua terra antropologica, dove sopravvive la memoria della zia Elda e dove talvolta la natura, offesa, porta morte e desolazione.
Una cicatrice segna le due lingue di dura mater: l’affilato gergo medico e improvvisi tratti lirici con radici antiche. Alla fine, la strada da percorrere è una sola: quella del capetiempe dei contadini abruzzesi, il ripartire sempre da capo insieme al volgere delle stagioni, superando il dolore delle sciagure, sia quelle individuali che collettive delle frane e dei terremoti.

 

Autore/i

Ada Sirente

(1978) è il nome d’arte di Arianna Del Treste, che è nata a Roma, cresciuta in Abruzzo e si è laureata in Medicina Veterinaria.  Come Arianna Del Treste, è apparsa per la prima volta in antologia nel 1989 (Tracce), è stata finalista al premio Inedito- Colline di Torino (2010) e a 26 anni si è divertita a scrivere un cortometraggio per un progetto della Nuct (Nuova Università Cinema e Televisione, Roma). Come Ada Sirente ha scritto, in prosa: Collevero, con nota di Mariano Bàino (Di Felice Ed., 2013) e Dura mater (Miraggi Ed., 2022), con prefazione di Sparajurij, romanzo proposto al Premio Strega 2023 da Maria Teresa Carbone. Scrive anche racconti: L’étoile de Barnard è stato tradotto in francese da Philippe Di Meo per «Espace(s)», rivista letteraria di Cnes (Centre national d’ètudes spatiales), e Tutto nero è presente nell’antologia del Premio Moak 2023 tra i racconti segnalati. In versi: L’ampiezza dello spettro (Oèdipus, collana Croma K, 2016), Le strade, gl’inferi, la madre, il cane (Italic e Pequod, 2018) e Dopo l’ultimo incendio (The writer, collana I poeti di Smerilliana, 2020), con nota di Annelisa Alleva. Suoi testi in versi sono apparsi su antologie e riviste, tra cui «Smerilliana», «Atti Impuri», «Argonline», «Alfabeta2», «Nuovi Argomenti»; la poesia Sei Aprile (Sartoria Utopia, 2015) è stata musicata dal cantautore Umberto Maria Giardini nell’album Protestantesima (La Tempesta, 2015).  Non le piace ricordare ma le piace ricordare che, se non fosse stato per Tommaso Ottonieri, non si sarebbe mai decisa a pubblicare - perciò ringrazia lui e chiunque abbia scritto su Ada Sirente, tra cui Simone Gambacorta, Maurizio Di Fazio e Francesca Genti.

Segnalazione di «Duramater» sul Blog del «Fatto Quotidiano»

di Maurizio Di Fazio Ada Sirente segnalata col suo Duramater tra le «quattro autrici per l’estate: dal ‘taccuino’ alle voci…

Dura mater – presentato al Premio Strega 2023 da Maria Teresa Carbone

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Dura mater – recensione di Maria Anna Patti su Casa lettori

"Dura Mater", pubblicato da Miraggi Editore, racchiude la poetica dell'inconscio. Esplora l'immaterialità dell'esistenza, il luogo nel quale la rappresentazione del…