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Gio Evan sale sul palco del Villanova per il suo nuovo spettacolo “INOPIA“. E la maggior parte del pubblico è subito colpita dalla sua criniera, una massa di capelli a raggiera che occupa quasi tutto il suo esile corpo. Altri sono attratti dal  suo volto, specialmente dai suoi occhi che guardano timido verso il pubblico.

Infatti Gio Evan ci racconta della sua vita e di come ha trasformato le sue esperienze e la sua capacità di osservare, in occasione per rivelare il bello a se stesso e a gli altri.

Gio ci parla, in modo ironico e spensierato, di quanto sia stupendo essere insicuri e di come sia stupido doverlo nascondere, di come sia importante amare il proprio io e non fare le cose solo per apparire ma per essere, di come una persona dovrebbe esprimere le proprie emozioni e non reprimerle vergognandosi davanti al mondo.

Più che ad uno spettacolo teatrale sembra di assistere ad una chiacchierata filosofica che cattura profondamente l’attenzione. Tutto questo viene intervallato dalla lettura di poesie  belle, piene di contraddizioni che rendono piacevole l’ascolto e con il suo gioco di parole che lo hanno reso celebre. Evan ci parla della sua fuga da casa, specificando che non è stato un atto di vigliaccheria ma semplicemente che doveva andare altrove, viaggiando per otto anni dall’India al sud America fino al nord Europa per scoprire la bellezza interiore nella sua grandezza e nelle sue fragilità.