È un noir? È un’autofiction? È un romanzo metaletterario? È un romanzo sociale? Oppure politico? Forse psicologico? Ho scoperto di essere morto è tutto queste cose insieme. Ed è anche divertente. Vivissimo, nonostante le apparenze.
È il 2011 quando, a seguito di un litigio tra vicini e una denuncia, a J.P. Cuenca viene data una strana notizia: esiste un verbale a suo nome, un’autopsia, che ne notifica il decesso in un palazzo in costruzione nel quartiere di Lapa, a Rio de Janeiro. Chi è questo disgraziato, morto col suo certificato di nascita, e com’è potuto succedere? J.P. si lancia alla ricerca di risposte tra i salotti buoni e le baraccopoli, i piani alti e i cantieri di una Rio de Janeiro che si distrugge per ricostruirsi, bella e distante come un’illusione, in vista delle Olimpiadi. Ma vivere da postumi non è cosa facile e, invece di avvicinarsi, le risposte si allontanano, i sogni si infrangono, le maschere cadono. Cuenca, la Rio da cartolina, il Brasile così promettente, la letteratura contemporanea – e se fosse tutta una menzogna? Ho scoperto di essere morto è un romanzo sospeso tra l’autofiction, il pamphlet sociale e il manifesto letterario, molteplice e scaltro come il suo autore, feroce e brillante. Vivissimo, malgrado le apparenze. [Eloisa Del Giudice]
Scrittore della nuova generazione brasiliana, João Paulo Cuenca (Rio de Janeiro 1978) è stato considerato dalla rivista «Granta» il miglior giovane talento brasiliano nel 2012. È giornalista sulle maggiori testate del Brasile, e autore per il teatro, la TV e il cinema, tra cui il film tratto dal libro: The death of JP Cuenca (2015), presentato a Venezia e in diversi altri festival cinematografici.
Ho scoperto di essere morto è il suo quinto libro, tutti tradotti in diversi paesi (appena uscita l’edizione francese). In Italia finora è stato tradotto il suo Un giorno Mastroianni (Cavallo di Ferro 2008).
Scrittore della nuova generazione brasiliana, João Paulo Cuenca (Rio de Janeiro 1978) è stato considerato dalla rivista Granta il miglior giovane talento brasiliano nel 2012. È giornalista sulle maggiori testate del Brasile, e autore per il teatro, la TV e il cinema, tra cui il film tratto dal libro: The death of JP Cuenca (2015), presentato a Venezia e in diversi altri festival cinematografici.
Ho scoperto di essere morto è il suo quinto libro, tutti tradotti in diversi paesi (appena uscita l’edizione francese). In Italia finora è stato tradotto il suo Un giorno Mastroianni (Cavallo di Ferro 2008).
Tradotto in 8 lingue, ora anche in Italia.
In "Pagine interne di esempio" un documento con i primi tre capitoli, un inizio che fa ben capire la forza del romanzo.
Usiamo cookie per garantirti un servizio migliore.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.